attraverso «il differimento della scadenza degli strumenti per un periodo di tre anni», dal 2017 al 2020, «e l’ottimizzazione (riduzione, ndr) dei tassi di interessi ». Perché mai un obbligazionista dovrebbe scambiare un titolo che rende l’8% nominale con uno che frutta il 5%? Intanto perché comunque il rendimento implicito dei “vecchi” bond all’inizio di dicembre, quando cioè il cda ha varato l’operazione, era di circa il 5 per cento. Allora tali obbligazioni, sul mercato, quotavano a poco più di 107, mentre la scorsa settimana stazionavano sopra 103, praticamente in linea con il prezzo di scambio. Soprattutto, però, bisogna considerare che, in caso di mancata adesione all’offerta, la società si riserva la possibilità di rimborsare le obbligazioni alla pari, cioè a 100. Un’opzione che in teoria Intek avrebbe potuto esercitare già dal primo anno di vita dei vecchi bond e che è diventata concreta dopo che, nell’ambito delle offerte, in base ai dati desumibili dal sito di Borsa Italiana, sono stati prenotati nuovi titoli per oltre 60 milioni (perché scattasse il rimborso alla pari era stato fissato un minimo di 50 milioni). Tornando al debito del gruppo, al 30 settembre, la posizione finanziaria netta era negativa per 255,1 milioni dai -371 milioni del 2013. Il miglioramento è dovuto soprattutto alla cessione a Vodafone della quota in Cobra Automotive Technologies, risalente alla scorsa estate. Con questa vendita, in capo a Intek sono rimaste due principali partecipazioni: il 100% di Kme, la ex Società metallurgica italiana attiva nel settore del rame e fusa nel gruppo nel 2012, e il 49% della quotata delle energie rinnovabili ErgyCapital. Il prospetto di Intek spiega che l’andamento della gestione di Kme, le cui attività a giugno 2014 rappresentavano il 90% di quelle del bilancio del gruppo, «continua a essere condizionato dal difficile contesto economico», oltre che dalla «volatilità dei prezzi delle materie prime». Ad agosto, linee di credito da 505 milioni (al 30 settembre utilizzate per quasi 235) accordate a Kme da un gruppo di banche guidato da Deutsche Bank sono state prorogate fino a luglio 2016. Una mossa che ha spostato in là la scadenza del debito come l’offerta in corso. Qui sopra, Vincenzo Manes, a capo di Intek
Intek, doppia mossa sui bond abbassa il debito e lo posticipa
LA HOLDING HA DECISO DI SCAMBIARE VECCHI TITOLI CON NUOVI PER 61 MILIONI E DI EMETTERNE PER 40 MILIONI (CIFRA CHE PUÒ SALIRE FINO A 101). IN CASO DI MANCATA ADESIONE ALL’OFFERTA, LA SOCIETÀ SI RISERVA LA POSSIBILITÀ DI RIMBORSARE LE OBBLIGAZIONI ALLA PARI, CIOÈ A 100
Carlotta Scozzari
(09 febbraio 2015)