Insieme per la salute a Mantova – NO all’inceneritore

INSIEME PER LA SALUTE A MANTOVA – NO ALL’INCENERITORE

con D.ssa GLORIA COSTANI (ISDE Ass. medici per l’ambiente Mantova), Sergio Ciliegi, Paolo Portioli, Anna Tarozzi, Daniele Cavicchia, Sonia Spazzini, Nerio Beltrami, Sarah Maistrello, Nicoletta Portioli, Mariuccia Portioli, Valerio Cabrini, Manolo Terranova, Gigliola Ploia, Davide Sanguanini, Edoardo Scarpanti, Monica Monti, Marco Blasevich, Claudio Passilongo, Carlo Alberto Sproccati, Comitato Rabin, Mantua Mothers, Maria Chiara Bassi, Molly Bourne, Gianfranco Ferrari.

Come molti sanno la Provincia di Mantova ha recentemente rilasciato alla Cartiere Villa Lagarina s.p.a, società appartenente al Gruppo Progest, il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A). L’autorizzazione è stata rilasciata senza prescrivere una valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), valutazione che secondo noi sarebbe obbligatoria considerati gli interventi radicali che verranno apportati all’impianto utilizzato dalla Burgo.

Nella richiesta di rinnovo presentata alla Provincia di Mantova, formalizzata di fatto come semplice richiesta di riesame con voltura, la società Villa Lagarina s.p.a. oltre a precisare che non produrrà carta da giornale ma cartoncino ondulato per imballaggio, con conseguente e necessaria rimozione e sostituzione di tutto il complesso impianto di macchinari utilizzati dalla ex proprietaria, ha richiesto di installare un turbogas e di apportare modifiche di fatto radicali all’attuale inceneritore per poterne triplicare la potenza termica bruciando non più i fanghi di disinchiostrazione del processo produttivo interno ma materiale denominato “scarti di pulper” proveniente da produzione interna e da altre sedi del gruppo Progest . Lo “scarto di pulper” può contenere un quantitativo di plastica che può raggiungere il 70%. Bruciare plastica significa immettere in aria diossine e le diossine sono altamente cangerogene.

La finalità della presente raccolta fondi è quella di sostenere il ricorso al TAR che un gruppo di cittadini intende promuovere con lo scopo di annullare l’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Mantova. Con il ricorso al TAR non si vuole impedire la riapertura della Cartiera ma si chiederà che vengano imposte tutte le valutazioni ambientali/sanitarie secondo noi previste dalla legge per il tipo di intervento che la ditta Villa Lagarina s.p.a. andrà a realizzare.

Abbiamo bisogno del tuo sostegno per portare avanti questa iniziativa necessaria a salvaguardare la nostra salute, quella dei nostri figli nonché quella delle generazioni future.

ATTENZIONE – IMPORTANTE

Ringraziamo per i contributi e chiediamo un sforzo di pazienza: la mail che ricevete dalla piattaforma con le istruzioni per il versamento chiede anche di confermarlo INVIANDO il CRO del BONIFICO FATTO.

Basta un attimo pazienza per soddisfare una esigenza di natura tecnica.

GRAZIE

Le eventuali somme eccedenti le spese effettive saranno rimborsate ai donatori in proporzione alla entità dei loro contributi. Il preventivo relativo alle spese legali è visibile presso il punto di raccolta fondi del Comitato Rabin, che è tra i promotori della presente iniziativa, allestito tutti i giorni presso la piazzetta del quartiere Rabin e presso eventuali punti di raccolta fondi allestiti in altre aree, dei quali verrà data notizia attraverso le pagine facebook dei componenti del comitato promotore.

Questo il comunicato che abbiamo inviato agli organi di informazione mantovani giovedì 21 luglio

INSIEME PER LA SALUTE A MANTOVA – NO ALL’INCENERITORE

Campagna raccolta fondi per ricorso al Tar promossa da:

Gloria Costani (Presidente Mantova ISDE Ass. medici per l’ambiente), Sergio Ciliegi, Paolo Portioli, Anna Tarozzi, Daniele Cavicchia, Sonia Spazzini, Nerio Beltrami, Sarah Maistrello, Paolo Portioli, Nicoletta Portioli, Mariuccia Portioli, Valerio Cabrini, Manolo Terranova, Gigliola Ploia, Davide Sanguanini, Monica Monti, Edoardo Scarpanti, Marco Blasevich, Claudio Passilongo, Carlo Alberto Sproccati, Gianfranco Ferrari, Comitato Rabin, Mantua Mothers, Maria Chiara Bassi, Molly Bourne.

Cresce la preoccupazione dei cittadini mantovani per i possibili effetti sulla salute del previsto inceneritore della nuova cartiera.

Raccogliendo questa preoccupazione, che si aggiunge alla nostra, abbiamo aperto una raccolta fondi per finanziare un ricorso al Tar di Brescia per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione AIA concessa dal competente ufficio dell’amministrazione provinciale alla società Cartiere di Villa Lagarina per l’avvio di una nuova cartiera al posto della vecchia cartiera Burgo.

Noi siamo favorevoli all’apertura della nuova cartiera per cartoncino, in quanto generatrice di posti di lavoro, ma riteniamo che il progetto debba essere sottoposto a VIA: nulla di più.

La nostra iniziativa nasce dalla convinzione, fondata sulla nostra interpretazione della legge, che l’autorizzazione al nuovo complesso non doveva essere data senza la preventiva valutazione dell’impatto che esso avrà sul già critico se non disastrato stato dell’ambiente mantovano, attraverso una regolare VIA (Valutazione di impatto ambientale) secondo le procedure di cui al Testo unico ambientale.

La richiesta di VIA è stata avanzata da alcuni di noi che hanno presentato regolari osservazioni alla procedura, ma anche dai Comuni di Mantova, San Giorgio, Porto Mantovano, Borgo Virgilio e dal Parco del Mincio. Tutte congruamente fondate sulla interpretazione della legge, ma tutte respinte dalla conferenza dei servizi.

 

Noi riteniamo quindi necessario un esame e un giudizio da parte di una istituzione terza come il Tar.

Con questa nostra iniziativa intendiamo raccogliere e dare seguito alle preoccupazioni dei cittadini per la salute loro e dei loro figli, posto che il nuovo complesso prevede un nuovo impianto Turbogas e un rinnovato inceneritore che brucerà scarti di lavorazione contenenti plastica, il cui incenerimento, come emerge da numerose ricerche scientifiche, produce diossina e che, oltretutto, a differenza della vecchia Burgo, sarà alimentato anche con scarti provenienti da altri siti produttivi della nuova proprietà.

Il ricorso è in fase di istruzione ad opera dell’avvocato Roberto Fazzi del Foro di Grosseto, esperto della materia, con la consulenza tecnica gratuita dell’ing. Paolo Rabitti, che ringraziamo.

La cifra necessaria per il ricorso al Tar e le eventuali fasi successive è stata quantificata in Euro 20 mila.

 

I cittadini che vogliono contribuire a questa causa possono effettuare versamenti sul conto corrente “Conto Salute” (iban IT12 Y 05204 11502 000000000625) aperto presso la Banca Popolare di Mantova, agenzia di Cittadella, con bonifico o direttamente agli sportelli,

 

oppure attraverso la piattaforma Buona Causa.org (link http://buonacausa.org/cause/insieme-per-la-salute-a-mantova-no-all-inceneritore)

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