L’Europa non finanzia più gli inceneritori. Fatelo sapere ai politici toscani

di · 6 febbraio 2017

In Europa si va verso una riduzione dell’incenerimento dei rifiuti. Vi è un forte mandato alla Banca Europea per gli investimenti (BEI) ai Paesi membri di rivedere i rispettivi finanziamenti: ridurre le quote destinate all’incenerimento e aumentare quelle per i più alti livelli della gerarchia di gestione dei rifiuti (riduzione, riutilizzo e recupero, riciclo), in coerenza col Pacchetto dell’Economia Circolare del 2/12/2015.

Nella comunicazione ufficiale del 26/01/2017, The role of waste-to-energy in the circular economy (reperibile al sito della UE), si suggerisce ai Paesi che hanno molti inceneritori, come l’Italia, di adottare: la tassazione dell’incenerimento, la terminazione dei sussidi agli inceneritori, la moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori e lo spegnimento progressivo di quelli esistenti. A dirlo è l’Europa, non i soliti movimentisti considerati utopici dai poteri dominanti! Quindi addio allo ‘Sblocca Italia’ (art.35), e tempi duri per gli inceneritoristi.

Il Comune di Forli

A Forlì il Sindaco fa diventare pubblica la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, licenzia Hera e si avvia verso una exit strategy dall’incenerimento, dato che nella cittadina romagnola sono attivi due inceneritori. Con la consulenza determinante del consorzio Contarina si attuerà anche la imprescindibile separazione tra chi raccoglie e chi smaltisce i rifiuti.

A Firenze e dintorni, col beneplacito della Regione Toscana, invece si fa tutto alla rovescia: si briga per raddoppiare gli inceneritori nella Piana (si vorrebbe costruire l’inceneritore di Firenze che andrebbe ad aggiungersi a quello vicino e attivo di Montale) e ci si affida ciecamente, acriticamente a Qtermo, cioè alla società Quadrifoglio-Hera, che gestirà sia la raccolta, sia lo smaltimento dei rifiuti ed eventualmente anche l’inceneritore di Firenze. Alia sarà la società che gestirà i servizi di igiene urbana e ambientale nella Toscana centrale, di cui Quadrifoglio avrà il 71 % delle quote, che servirà 70 comuni compresi nella Città metropolitana e nelle province di Prato e Pistoia, per un totale di circa 1,5 milioni di abitanti.

I rifiuti sono un bene comune, si dovrebbe andare verso una gestione pubblica dei rifiuti, senza inceneritori, senza più privilegiare gli utili di società private e di multiutility.
La gestione in house dei rifiuti ci consentirà di realizzare un modello a diretto controllo pubblico, nel segno della sostenibilità ambientale. Si tratta infatti della concreta applicazione di un progetto strutturale che punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini in linea con i principi di una economia circolare fondata sul riciclo, sul riuso e sul contrasto allo spreco”. Il virgolettato riporta le parole del lungimirante Sindaco di Forlì Davide Drei, e dell’assessore all’ambiente Nevio Zaccarelli, in riferimento al progetto di “società in house dei rifiuti” di 13 comuni del territorio forlivese, recentemente approvato all’unanimità da Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti) a Bologna.

Così nel territorio forlivese la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti attualmente gestita da Hera tornerà pubblica, per ‘offrire un buon servizio e un reale risparmio a tutti i cittadini’ e ‘consentirà di realizzare un modello in cui il rifiuto è bene comune e viene gestito in maniera pubblica, per garantire la trasparenza e il controllo delle fasi di pianificazione e di valorizzazione, la separazione tra gestori della raccolta e gestori dello smaltimento e per attuare nel nostro territorio quel modello di tariffa puntuale che premierà i cittadini virtuosi’, dice il Sindaco di Forlì.

Rispetto a Forlì a Firenze e dintorni siamo indietro anni luce. A Firenze sarebbe mai possibile una cosa del genere? Con gli attuali amministratori della cosa pubblica, fatta eccezione per Sesto Fiorentino, certamente no, queste sono cose di troppo buon senso e odorano un po’ di sinistra, quindi assai lontane dal Pd toscano.

*Gian Luca Garetti

 

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