Giannini: “D’accordo su referendum consultivo, ma Kme scopra le carte”
venerdì, 26 gennaio 2018, 15:09
di andrea cosimini
La proposta del consigliere barghigiano Luca Mastronaldi di indire un referendum consultivo per far esprimere i cittadini sull’ipotesi di Kme di realizzare un “pirogassificatore” a Fornaci di Barga trova subito un primo sostenitore. Si tratta del sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, e presente anch’esso all’incontro del 22 gennaio organizzato dal gruppo per l’ambiente “La Libellula”.
Giannini, nel sottoscrivere la proposta, ha anche evidenziato le possibili ripercussioni che un simile impianto potrebbe avere, non solo per Barga, ma anche per i comuni limitrofi. Il tutto facendo riferimento alle strategie di sviluppo della Valle del Serchio e alle logiche urbanistiche della Mediavalle e Garfagnana.
“Ritengo la proposta di Mastronaldi – ha esordito il sindaco – giustissima. Pur non discutendo strettamente di una materia di pubblica utilità, ma casomai di un progetto avanzato da una singola azienda privata (seppur importante), ritengo che la questione tocchi invece gli interessi di tutti i cittadini. Anche ipotizzando che sotto il profilo della salute pubblica non ci siano ripercussioni, un’attività del genere comporterebbe un deprezzamento degli immobili attorno all’impianto e un notevole aumento del traffico di mezzi pesanti che finirebbe per incidere sulla vita del territorio”.
“Credo che un eventuale referendum consultivo però – ha specificato Giannini – non debba essere circoscritto al solo comune di Barga, ma anche ai comuni limitrofi, che siano della Garfagnana o della Mediavalle, in un raggio, indicativo, di 20-30 chilometri. Un progetto come quello ipotizzato da Kme infatti rientrerebbe in una logica sovra-comunale dato che anche per quanto riguarda le scelte urbanistiche ormai i comuni adottano un piano condiviso. Una concertazione, in questo senso, deve avvenire a livello di valle perché non avrebbe senso pensare di investire sul turismo in Garfagnana e sull’industrializzazione in Mediavalle”.
In merito allo strumento referendario, poi, Michele Giannini ha voluto riportare un piccolo esempio vissuto sulla propria pelle a livello comunale.
“Quando abbiamo deciso di togliere l’impianto a biomasse a Fabbriche di Vallico – ha spiegato il primo cittadino – lo abbiamo fatto anche noi basandoci su una sottoscrizione, diretta al precedente sindaco, a firma di circa 300 cittadini non tutti residenti nel suddetto comune. Questo perché l’inquinamento e i disagi non sono circoscrivibili a una zona”.
Il sindaco di Fabbriche ha voluto infine esprimere perplessità sul progetto presentato dall’azienda Kme alla luce anche dei recenti piani di rilancio.
“Dopo quanto successo in passato – ha concluso Giannini -, penso ad esempio al progetto dell’idroponica, esprimo perplessità su questo nuovo piano dell’azienda. Quando ci si butta su un altro settore dubito che lo si faccia per mantenere i posti di lavoro. A questo punto bisogna capire se c’è o non c’è la volontà reale di realizzare questo progetto. E il fatto che, con ogni probabilità, questa verrà presentato dopo le elezioni fa riflettere. Da parte mia, comunque, rimane incondizionata la solidarietà nei confronti dei lavoratori anche se prima viene la salute di tutti”.