L’assemblea di Barga sul pirogassificatore
L’assemblea di Barga sul pirogassificatore
– di Redazione
Con la presenza di Fabrizio Nardo (chimico industriale), e Patrizia Gentilini, medico oncologo dell’Associazione Medici per l’ambiente, chiamati ad illustrare i loro studi circa le sostanze inquinanti prodotte dagli inceneritori/pirogassificatotori e circa gli effetti che le stesse hanno sulla salute umana, si è svolta giovedì sera al cinema Roma di Barga una serata divulgativa promossa da Movimento ambientale La Libellula, Osservatorio per la sanità della Valle del Serchio e Comitato per l’attuazione della Costituzione. Si è parlato in particolare degli aspetti sanitari legati a processi termici di trattamento dei rifiuti soprattutto in relazione alla Valle del Serchio che, è stato ribadito dagli organizzatori, ma anche dai relatori, di per sé rappresenta una conformazione problematica perché non è in grado di disperdere eventuali sostanze inquinanti.
Impossibile alla fine, per secondo Di Nardo, fare una analisi approfondita su quello che sarà o non sarà il pirogassificatore di Fornaci e su quanti e quali saranno i suoi eventuali rischi, vista la mancanza del progetto, fermo restando la produzione di tante sostanze inquinanti da parte di questi impianti. Comunque sia, secondo Patrizia Gentilini, i rischi per la salute in una Valle come questa se si decidesse di realizzare nuovi camini di questa portata in grado di disperdere notevoli quantità di sostanze nell’aria, sarebbero notevoli .
Tra i presenti in sala anche il consigliere regionale Tommaso Fattori, esponente di Sì Toscana Sinistra che ha ribadito la sua ferma contrarietà alla realizzazione di un pirogassificatore a Fornaci.
Nel corso delle domande rivolte dal pubblico nel dibattito che ha chiuso la serata, moderata dal dott. Mario Betti, sono state chieste anche delucidazioni circa anche un recente intervento, riportato dall’emittente Noi Tv, del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, proprio sul pirogassificatore di KME. Nella svolta ambientalista annunciata nei giorni scorsi dal presiedente della Regione Enrico Rossi al consiglio regionale, con l’obiettivo ambizioso di innalzare la percentuale della raccolta differenziata dal 70 al 75% entro il 202; limitando al contempo al massimo l’uso di discariche e inceneritori, era stato chiesto a Rossi se questo voleva dire uno stop all’eventuale pirogassificatore di KME: “Ci sono regolamenti – aveva espressamente affermato – che consentono di chiudere i cicli produttivi alle imprese contro le quali non ci si può schierare. Le leggi si rispettano. Se a te imprenditore è data al possibilità di ottenere un’autorizzazione e rispetti le leggi esistenti i cicli produttivi si chiudono anche attraverso la termovalorizzazione. Lo si fa in tutta Europa e lo si fa anche in Toscana finché il presidente è Rossi; nel rispetto della legge”.
La serata si era aperta con la presentazione dei tre comitati che hanno organizzato l’incontro di ieri sera e che hanno ribadito le ragioni della ferma opposizione al progetto paventato da KME.