Non c’è pace per la Valle Galeria, ecco dove sorgerà la discarica a Monte Carnevale
Non c’è pace per la Valle Galeria, una discarica a Monte Carnevale
„Ultima conferenza dei servizi lo scorso maggio, siamo quindi andati a vedere da vicino l’invaso dove dovrebbe sorgere la discarica di amianto e inerti a Monte Carnevale, in una Valle Galeria già compromessa per la presenza di: un impianto di trattamento di biogas, una linea del gassificatore di Malagrotta, gli impianti Tmb, un inceneritore non più in funzione di rifiuti ospedalieri, una raffineria di petrolio oggi utilizzata come stoccaggio“
Qui, dove la magistratura sta mandando avanti le indagini per accertare il collegamento tra le morti di tumore e la situazione ambientale della zona, la Regione Lazio ha proseguito con l’iter utile alla costruzione di una discarica di amianto e inerti nella ex cava di via Monte Carnevale, a pochi passi dalla discarica di Malagrotta, e dall’oasi protetta di Macchia Grande. “C’è una ricca vegetazione qui che andrebbe salvaguardata, ma così non stanno facendo – spiega Emanuela D’Antoni, una cittadina di zona che da anni si batte per la bonifica e il risanamento ambientale della zona, con in mano una grande fotografia di una upupa rara, presente nella zona dell’oasi -. Hanno fatto di tutto nella Valla Galeria, e vogliono continuare a farlo”.
Tre le conferenza dei servizi sul tema, l’ultima a maggio 2018: “Attendiamo la determinazione – dice Alessandro Di Matteo, avvocato dell’associazione Raggio Verde accanto ai cittadini e comitati della zona – La Regione non solo sta andando avanti con un progetto ritenuto inaccettabile in una zona che ha già dato molto dal punto di vista ambientale, ma ha estromesso i cittadini stessi lo scorso aprile in occasione della seconda seduta. Noi non ci fermeremo di certo”.
„Non c’è pace per questo quadrante della Capitale, insomma. Tra i cittadini che promettono battaglia ci sono gli stessi che nel 2012 arrivarono anche ad incatenarsi per evitare di far aprire nella cava di Monti dell’Ortaggio la “nuova Malagrotta”. In un territorio già compromesso per la presenza di: un impianto di trattamento di biogas, una linea del gassificatore di Malagrotta, gli impianti Tmb, un inceneritore non più in funzione di rifiuti ospedalieri, una raffineria di petrolio oggi utilizzata come stoccaggio. Un territorio che avrebbe bisogno di una bonifica, non certo di un’altra discarica.“