La Libellula vola… in Garfagnana. Fosciandora si schiera: “No al pirogassificatore, contrasta con lo sviluppo della valle”
lunedì, 23 luglio 2018, 23:30
di andrea cosimini
Fosciandora si schiera apertamente contro il pirogassificatore alla Kme di Fornaci. Sia maggioranza che opposizione si sono trovate d’accordo nel sostenere la battaglia portata avanti dal movimento “La Libellula” ed hanno ospitato, per la prima volta in Garfagnana, un incontro pubblico presso la sala “V.Zucchi” di Migliano per sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
Contrario il sindaco, Moreno Lunardi, contrario il capogruppo di maggioranza, Pierluigi Torriani, e contrario il consigliere di minoranza, Marco Bonini, tutti e tre presenti all’incontro ed intervenuti in sostegno del movimento. La loro posizione è stata chiara: no al pirogassificatore (o gassificatore, che dir si voglia) e no al ricatto occupazionale dell’azienda fornacina. Per il comune di Fosciandora, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, la realizzazione del progetto avanzato da Kme contrasterebbe infatti con la strategia portata avanti negli ultimi anni in valle di uno sviluppo rurale e sostenibile.
“Credo che in una valle dove si mettono cartelli come: “Benvenuti nella valle del bello e del buono” – ha esordito il primo cittadino – mettere un pirogassificatore poco si accosti con quello che deve essere il nostro sviluppo turistico. Per questo abbiamo fatto presente al sindaco di Barga che, quello del pirogassificatore, è un problema che riguarda un po’ tutti i comuni della valle. Kme ha messo la questione sul tavolo come a dire: o si fa l’impianto o a casa i dipendenti. Ma credo che le due questioni vadano completamente separate. Da una parte c’è la salute e l’ambiente della valle da tutelare, dall’altra c’è la salvaguardia dei posti di lavoro che è altrettanto importante. Nel primo caso dobbiamo ribadire con forza il nostro “no” al pirogassificatore, nel secondo caso la politica deve sedersi ad un tavolo per trovare soluzioni alternative al problema dei costi di auto-produzione energetica”.
Completamente d’accordo il consigliere Pierluigi Torriani, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, che ha ribadito la posizione del comune sul piano industriale di Kme: “Intanto – ha sottolineato – vorrei dire grazie alla “Libellula” per aver portato a conoscenza dei cittadini questa tematica che altrimenti sarebbe stata portata avanti, con ogni probabilità, senza che nessuno sollevasse problemi. Ritengo che il piano industriale di Kme si scontri, oltre che con i dati sanitari della valle, anche con la strategia di sviluppo che negli ultimi anni ci ha portati ad incentivare la costruzione di infrastrutture sostenibili ed a basso impatto ambientale. In questo senso, poi, il comune di Fosciandora è stato sempre sensibile a queste problematiche avendo seguito da vicino, di recente, anche la questione legata all’inceneritore di Castelnuovo. Risulta quindi difficile per noi avallare questo progetto ed è importante che anche il nostro comune possa avere voce in capitolo sulla realizzazione di questo nuovo impianto”.
Su questo punto, anche la minoranza si è dimostrata sulla stessa lunghezza d’onda, sposando apertamente la posizione dell’amministrazione. “Il pirogassificatore – ha spiegato il consigliere Marco Bonini – non è un problema solo di Barga perché l’aria non conosce limiti amministrativi. Vorrei sottolineare che il nostro comune, nello specifico, è quello con l’aspettativa di vita più bassa di tutta la provincia. Ben cinque anni sotto la media regionale. Questo dato, in relazione alla possibile realizzazione di un pirogassificatore a Fornaci, ci mette in allerta. La battaglia va però portata avanti con le altre amministrazioni della valle. E, in questo, mi sento di sottolineare come la Garfagnana stia un po’ dormendo sulla questione. In particolare il comune di Castelnuovo, assente ai due incontri pubblici della Libellula a Barga e Fornaci, ci sembra si nasconda dietro ad un silenzio preoccupante. Kme è una multinazionale e, dall’ultima risposta data al Partito Democratico a seguito della sua presa di posizione, capiamo anche quanto sia arrogante. Non sarà quindi una battaglia facile da combattere”.
Sul fronte “Libellula”, intanto, continua il lavoro incessante degli esponenti del movimento. Tra gli ultimi aggiornamenti, pare che il 3 ottobre verrà convocato un incontro pubblico con gli amministratori per discutere sui dati relativi alla mortalità e ai ricoveri in Valle del Serchio, dal 2006 al 2015, e farsi finalmente un’idea sullo stato attuale della situazione. Su spinta infatti della “Libellula”, e di altri sette comuni della Valle, l’agenzia regionale della sanità starebbe finalmente aggiornando i dati su cui si era basato, nel 2010, il professor Biggeri per il suo studio.
Altra novità, pare che il finanziamento per il progetto europeo “Citizen Science” (che partirà dal gennaio 2019), completamente gestito dai cittadini, sia stato ottenuto dal movimento “La Libellula” per indagare sulle specifiche malattie che la cittadinanza e i dati dell’agenzia regionale di sanità evidenzieranno.
Due passi importanti che si aggiungono al costante impegno del movimento nel raccogliere offerte per acquistare ed installare sul territorio centraline “low-cost” da affiancare alle ben più costose, ma purtroppo carenti, centraline Arpat per avere un monitoraggio completo e costante dell’aria sul territorio.