È in arrivo un finanziamento europeo per uno studio sulla situazione sanitaria della Valle del Serchio.
Nel mese di luglio 2018 è stato approvato il progetto “Citizen Science for Urban Environment and Health” nell’ambito dei bandi Horizon 2020 dell’Unione Europea, che coinvolge cinque nazioni tra cui l’Italia.
La cosiddetta “Citizen Science” promuove progetti scientifici co-partecipati in cui i cittadini sono direttamente coinvolti nella definizione dei quesiti di ricerca, definizione delle metodologie di indagine, raccolta dei dati e loro interpretazione, esercitando quindi pieno controllo sui dati acquisiti e sui risultati.
Il progetto pilota italiano riguarderà la Valle del Serchio e prevede la collaborazione dei Comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Pieve Fosciana, dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, nonché la partecipazione di cittadini e associazioni locali, in particolare del gruppo per l’ambiente della Valle del Serchio La Libellula.
La Valle del Serchio è un’area densa di contraddizioni, con aree di grande valore naturalistico e storico da un lato, e situazioni di inquinamento ambientale dall’altro. Fin dagli anni ottanta esistono documentate criticità per alcuni indicatori tra cui le polveri fini ed i metalli pesanti. Studi epidemiologici recenti evidenziano eccessi di mortalità generale, di malattie cardiocircolatorie e respiratorie croniche, insufficienze renale, che possono essere correlati a quegli inquinanti ambientali (www.cd.biostatistica.net). Ciò ha causato serie preoccupazioni nella popolazione, che ha dato vita a molte associazioni per promuovere la consapevolezza dei problemi ambientali e stimolare politiche di miglioramento.
Tra gli obiettivi del progetto, il più importante è senza dubbio quello di creare sinergie per cambiare la modalità di rapporto tra amministratori e cittadini nella gestione di problemi ambientali e sanitari, che nel recente passato ha portato ad un crescente allontanamento dei cittadini dalla politica.
Il progetto partirà dal primo gennaio 2019 e sarà coordinato, data la natura partecipata della ricerca, dalla società no profit Epidemiologia e Prevenzione (www.epiprev.it). Costituirà sicuramente un innovativo e importante percorso conoscitivo nel campo della prevenzione, dei cui risultati non si potrà non tenere conto nell’orientare le nuove scelte industriali nell’intera Valle, ma anche nel ripensare il quadro delle emissioni già esistenti.
Prof. Annibale Biggeri
Società per l’Epidemiologia e la Prevenzione “Giulio A. Maccacaro” impresa sociale srl