Grazie a tutti!
Finalmente ieri è arrivata dalla Regione Toscana la notizia che tutti aspettavamo da tempo: l’archiviazione del procedimento autorizzativo del pirogassificatore. Siamo dunque giunti al capolinea. Se “questo matrimonio non s’ha da fare“, come scriveva il Manzoni, si rassegneranno i convenuti a nozze (cartario e metallurgico) o lo tenteranno altrove, chissà. Per ora almeno un punto fermo c’è, in questa lunga e travagliata vicenda.
Dopo il preavviso di diniego del luglio 2020, la proroga concessa fino a fine novembre e la fantomatica “presa d’atto” di ulteriore richiesta di proroga al 30 giugno 2021, niente si è aggiunto per confutare quanto la Regione aveva già espresso a suo tempo: 3 criteri escludenti, parere negativo della Soprintendenza al Paesaggio, forti dubbi sugli impatti sanitari dell’impianto da parte di ASL, e via dicendo. Nonostante un anno di tempo non sono state introdotte nuove argomentazioni a sostegno del progetto da parte di KME. Forse perché non ce ne sono oggi come non ce n’erano un anno fa. E si tratta di motivi tecnici che abbiamo più volte illustrato, non di scelte ideologiche.
Quello che è innegabile è che il grande movimento popolare che è nato attorno a questo tema ha fatto sì che i motivi (tecnici) avessero la risonanza e l’attenzione che meritavano, ma senza la gente a manifestare chissà come sarebbe finita…
Dobbiamo quindi ringraziare tutti coloro che hanno avuto a cuore questa battaglia, tutti indistintamente e senza fare nomi, perché ciascuno di loro è stato ugualmente importante. Cittadini, associazioni, amministratori, tutti coloro che hanno avuto la sensibilità di ascoltare le ragioni di questa Valle che con forza e dignità ha chiesto (e continuerà a chiedere) di condividere le decisioni che ricadono sui suoi stessi abitanti, senza che le vengano calate addosso da sedicenti (im)prenditori e fantomatici “enti preposti”.
Grazie alle migliaia di persone che hanno manifestato a Fornaci il 13 ottobre 2018, grazie alle quasi 9000 che hanno firmato l’appello poi consegnato alla Regione Toscana nel gennaio 2019, grazie a tutti coloro che hanno sostenuto economicamente questi anni di impegno, grazie ai tecnici, legali, professionisti in genere che ci hanno aiutato nelle osservazioni al progetto, nel Processo Partecipativo e nell’Inchiesta pubblica. Un pensiero particolare va anche a chi non è più fra noi a condividere la gioia di un risultato costruito insieme, nel bene della collettività. Questa avventura è stata anche e soprattutto una bella palestra di democrazia. E di queste palestre continua ad esserci un sacrosanto bisogno, specialmente in questi tempi incerti e difficili.
Tutta la nostra solidarietà va ai lavoratori KME. Come abbiamo ripetuto più volte, in nessun modo il nostro NO al progetto ha mai voluto rappresentare un’avversione ai lavoratori. Abbiamo sempre ritenuto semmai che fosse proprio questo nuovo impianto a rappresentare un rischio per loro, non solo sanitario, ma anche occupazionale.
Ora, stralciata la procedura autorizzativa del PIRO, resta alla Regione il compito di valutare il rinnovo delle Autorizzazioni ambientali (AIA) per lo stabilimento metallurgico, scadute a febbraio 2020. Ricordiamo inoltre a tutti che prosegue il progetto di ricerca sanitaria “Aria di Ricerca” (www.ariadiricerca.it) per il quale auspichiamo una partecipazione responsabile, come è stato per le iniziative passate; ricordiamo infine che rimane in essere la richiesta per disporre di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria a Fornaci, promessaci dalla Regione entro la fine di questo 2021.
Anche su tutto questo non abbasseremo la guardia.