ARIA DI RICERCA: I PRIMI RISULTATI

Introduzione

Il progetto europeo CitieS-Health nell’ambito del programma SWAFT Science with and for Society 2018-2020 è stato condotto nel periodo 2019-2022 dovendosi confrontare con le difficoltà legate alle restrizioni introdotte per mitigare la pandemia Covid-19. È un progetto di Citizen Science in ambito di epidemiologia ambientale condotto in cinque paesi dell’Unione Europea (Italia, Lituania, Olanda, Slovenia, Spagna) con altrettanti studi pilota su argomenti legati all’impatto di differenti inquinanti ambientali. In Italia lo studio verteva sulla prevalenza di insufficienza renale in un’area interessata da attività produttive potenzialmente inquinanti.

Metodi

Lo studio italiano è stato condotto secondo lo schema degli studi di Citizen Science “co-creati”, in cui la definizione degli obiettivi di ricerca, il protocollo di studio, la raccolta dati, la strategia di analisi, l’interpretazione dei risultati, la valutazione degli scenari e delle implicazioni di sanità pubblica sono definiti con i cittadini coinvolti nello studio.

In particolare si tratta di uno studio di prevalenza avente come esito la funzionalità renale definita sulla base della filtrazione glomerulare determinata sulla base dei valori di creatinina sierica. A questo scopo è stato implementato un laboratorio specialistico per il prelievo e il processamento di materiale biologico e la sua successiva conservazione in banca biologica.

Eventuali fonti di pressione ambientale sono state ricostruite sulla base di una ricerca storica, di informazioni ottenute da sensori auto-costruiti e da informazioni di letteratura.

Risultati

Per quanto riguarda il rilevamento con le centraline auto-costruite che in questi anni sono state installate dai cittadini sul territorio nell’ambito del progetto emerge quanto segue. In tutto le centraline monitorate sono 6 di cui 1 a Barga, una a Fornaci ed una a Bolognana, oltre a Fornoli e Fosciandora. A Fornoli è stato preso in esame anche il dato che emerge dalla centralina fissa di ARPAT. In particolare si sono monitorate nel periodo settembre 2019 – maggio 2022 le polveri fini (quelle di dimensioni inferiori a 10 micron PM10 e a 2,5 micron PM2.5) ed emerge che in generale se anche non si sono superati i livelli massimi di legge, si è invece costantemente superato il livello indicato dalle linee guida imposte dall’OMS. Soprattutto per il PM 2.5 il limite OMS è stato superato quasi costantemente con valori almeno di tre volte superiori. Soglia OMS superata costantemente anche per il PM 10 con in generale ina situazione che equipara la Valle del Serchio alle aree metropolitane per qualità dell’aria relativamente al particolato.

Lo stato di salute

Per quanto riguarda lo studio epidemiologico vero e proprio, il campione analizzato è di 400 soggetti residenti nella media Valle del Serchio che hanno aderito allo studio, su una dimensione programmata di 1000 soggetti. Lo studio è ancora in corso e questa è un’analisi preliminare programmata. Il campione è stato ottenuto tramite procedura di campionamento probabilistico (stratificato per età, sesso e comune di residenza) dagli archivi anagrafici comunali.

La velocità di filtrazione glomerulare è calcolata sulla base della formula della CKD-EPI Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration, elaborata nel 2009 (Levey, A.S.; Stevens, L.A.; Schmid, C.H.; Zhang, Y. (Lucy); Castro, A.F.; Feldman, H.I.; Kusek, J.W.; Eggers, P.; Van Lente, F.; Greene, T.; et al. A New Equation to Estimate Glomerular Filtration Rate. Ann Intern Med 2009, 150, 604–612). Questo calcolo si basa sulla concentrazione di creatininina misurata in un campione di sangue, e standardizza i valori per età e genere del soggetto. La creatinina è una tossina prodotta dal metabolismo delle proteine e viene attivamente eliminata dal rene. Minore la funzionalità del rene maggiore la concentrazione di creatinina nel sangue.

Sulla base delle misure di laboratorio eseguite nel campione di 400 residenti nella Valle del Serchio, la filtrazione glomerulare media è risultata più bassa rispetto ai valori cosiddetti normali che troviamo in letteratura in tutte le classi di età considerate (vedi tabella 1).

Filtrazione glomerulare (ml/min)

campione in studio

Età

valori di riferimento

media

ambito interquartile

20-39

110

103

94-113

40-49

99

88

80-97

50-59

93

83

75-92

60-69

85

77

70-87

70+

75

61

53-70

Tabella 1. Valori medi e ambito di variazione interquartile di velocità di filtrazione glomerulare (ml/min) per classe di età su 400 residenti nella Valle del Serchio 2021-2022. In giallo i valori di riferimento.

Fattori di rischio

Nel campione sono poi stati valutati i più importanti fattori di rischio per la funzionalità renale, il diabete e l’ipertesione. Inoltre si sono considerati i valori medi di filtrazione glomerulare per i soggetti con storia lavorativa o quelli residenti in prossimità di industrie metallurgiche non ferrose (tabella 2).

Nell’interpretare questi valori si tenga presente che il rene ha una grande riserva funzionale, in condizioni ottimali (giovane età e assenza di malattie concomitanti) il rene filtra circa 200 litri di sangue al giorno e la patologia renale conclamata si manifesta quando la filtrazione si riduce a 20 litri al giorno. Diabete ed ipertensione portano ad una riduzione della riserva funzionale ottimale intorno al 10% che può dive quando con diventare clinicamente rilevante quando con l’avanzare dell’età la riserva funzionale renale si riduce. Quanto alla storia lavorativa e alla residenza si osserva una riduzione rispettivamente del 5 e del 2,5%, meno importante rispetto ai noti fattori di rischio, ma meritevole di attenzione e di successivi approfondimenti.

Filtrazione glomerulare

differenza

IC 90%

Diabete

16 (8%)

6;26 (3-13%)

Ipertensione

20 (10%)

14;24 (7-12%)

Lavoro

10 (5%)

0;17 (0-8.5%)

Distanza<2km

5 (2.5%)

0.5;10 (0;5%)

Tabella 2. Riduzione assoluta e percentuale della velocità di filtrazione glomerulare per ciascun fattore di rischio per la malattia renale (diabete e ipertensione) e per alcune caratteristiche dei soggetti (storia lavorativa nell’industria metallurgica non ferrosa e residenza in prossimità degli impianti industriali di metallurgia non ferrosa). Campione di 400 residenti nella Valle del Serchio 2021-2022. IC intervallo di confidenza al 90%

Conclusioni

Lo studio ha confermato un rischio maggiore di malattia renale per la popolazione residente nella Valle del Serchio. Dal rapporto dell’Agenzia regionale di sanità Toscana del 2018 sappiamo che si sono registrati 10 decessi e 50 ricoverati in più all’anno per malattie urinarie. rispetto alla media regionale del periodo 2003-2017.

Nel presente studio, la velocità di filtrazione glomerulare (ml/min), come misura della funzionalità renale, è risultata nel campione di 400 residenti nella Valle del Serchio intorno a 86 (ambito di variazione interquartile 75 – 97). In studi condotti su popolazioni residenti in aree con esposizioni ambientali a metalli pesanti sono stati trovati valori medi compresi tra 88 e 120.

Nel presente studio, diabete, ipertensione, lavoro o residenza in prossimità di industrie metallurgiche non ferrose sono i fattori più associati ad una diminuita funzionalità renale.

per info vedi: ariadiricerca.it

Ringraziamo Graziano Salotti per aver realizzato le seguenti immagini:

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