Il Consiglio di Stato ferma il termovalorizzatore
Il Consiglio di Stato ferma il termovalorizzatore
Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del 2016 del Tar della Toscana che annullava l’autorizzazione unica emanata dalla Città metropolitana di Firenze per dare il via libera alla costruzione del termovalorizzatore di Case Passerini, nella Piana fiorentina. Respinti i ricorsi presentati da QThermo, società che gestisce la realizzazione dell’impianto, dalla Città metropolitana che contestava l’onere di realizzazione del parco della Piana, e da alcune associazioni ambientaliste che chiedevano il blocco totale dell’inceneritore.
Battuta dunque la linea di QThermo, secondo cui il consenso del Comune di Sesto Fiorentino era da considerare «un vizio minore» che non poteva comportare l’annullamento della procedura stessa. I magistrati amministrativi avevano riscontrato «illegittimità nella procedura» per il mancato coinvolgimento del Comune di Sesto Fiorentino, con il quale doveva essere stilato un accordo di copianificazione; non erano inoltre state realizzate le necessarie opere di compensazione, consistenti in un bosco di trenta ettari nell’area.
Per realizzare il termovalorizzatore il Tar riteneva necessario sanare le vicende amministrative riguardanti i tempi di avvio del Parco e la programmazione urbanistica: tuttavia ora, sostiene l’avvocato Claudio Tamburini, legale di Forum ambientalista, Italia Nostra e Wwf, «è stata sanzionata la mancata ottemperanza all’obbligo di realizzare preventivamente le opere di compensazione previste quale condizione irrinunciabile per la realizzazione: nello specifico si trattava di un parco di circa 50 ettari. Questo non è stato fatto e dunque nemmeno l’inceneritore non può più essere realizzato».
Il fronte contrario alla sua realizzazione oggi esulta, e considera il pronunciamento del Consiglio di Stato «la pietra tombale» sul progetto di impianto, per dirla con le parole del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. «Come abbiamo detto ieri in Consiglio regionale – sostiene Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – ci prepariamo a predisporre un nuovo piano dei rifiuti che accrescerà la raccolta differenziata e il riuso, riducendo ulteriormente gli impianti di incenerimento e le discariche». Ora, secondo il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, «è necessario che tutte le Istituzioni avviino un lavoro comune di riflessione che sarebbe opportuno estendere a tutte le opere previste per la Piana».