Frati: “No categorico al pirogassificatore, sì al referendum consultivo”

sabato, 27 gennaio 2018, 21:27

di loreno bertolacci

Pietro Frati è un politico navigato che ricopre varie cariche importanti a livello locale e non: consigliere del comune di Coreglia Antelminelli, consigliere nell’Unione dei Comuni della Media Valle e recentemente ricopre anche la carica di consigliere provinciale. Una personalità autorevole che ha espresso la sua posizione, prima come cittadino, poi nel ruolo di rappresentante istituzionale che riveste, in merito alle problematiche emerse nella valle a seguito dell’idea proposta dalla Kme per l’istallazione di un pirogassificatore a Fornaci di Barga.

“Non sono contrario a prescindere a qualsiasi iniziativa che possa portare benessere e mantenere occupazione a livello locale – asserisce Frati -; per quanto riguarda però l’istallazione di un inceneritore, che lo si chiami pirogassificatore, bricchettaggio o termovalorizzatore, sempre inceneritore rimane, sono assolutamente contrario in quanto la dioxina  e le polveri sottili emesse le respiriamo tutti. Anche se con le nuove tecnologie saranno minori che in passato, in realtà una certa quantità la andremmo a respirare in ogni caso. Il rischio di ricaduta di un tale intervento sulla salute per la valle è troppo grosso rispetto ai meri benefici economici che può dare all’azienda, quindi ribadisco il mio no alla realizzazione del pirogassificatore ed il mio è un no categorico. Con la salute della popolazione non si scherza”.

“Spero comunque – continua il consigliere – che si trovino altre soluzioni adeguate all’interno dell’azienda che possano far fronte all’esigenza di energia richiesta, facendo ricorso per esempio ad altre energie alternative come il fotovoltaico o idroelettrico. Non ci dimentichiamo che la KME ha nelle sue strutture una grossa sorgente denominata polla Gangheri, inoltre si trova nelle vicinanze del fiume Serchio. Altra alternativa che mi permetto di suggerire, e parto da addetto ai lavori in quanto da tanti anni lavoro in un’azienda cartaria dove il tema energetico è all’ordine del giorno, sarebbe la delocalizzazione della produzione energetica, ovvero realizzare il pirogassificatore in altre zone idonee a tale intervento, produrre energia,  immetterla nella rete Enel e prelevarla  in Fornaci di Barga. Ribadisco che noi viviamo in una valle e tutte le emissioni non possono essere disperse come in aree ventilate ed idonee a tali interventi”.

Conclude Frati: “Credo e spero che il buon senso prevalga da parte di tutti, politici compresi,  anche per rispettare quella volontà popolare che è emersa in questi ultimi incontri pubblici dove di è parlato del tema pirogassificazione, volontà popolare della quale dovranno tenerne conto con risposte chiare anche in considerazione della imminente tornata elettorale del quattro marzo. Da parte mia condivido e do il mio pieno appoggio all’iniziativa di Luca Mastronaldi che ha suggerito di fare un referendum nella valle del Serchio sul pirogassificatore, referendum dove ognuno possa dire la sua. La sovranità popolare è sacra quindi ben venga anche questo tipo di consultazione.”

Anche a livello politico il problema è sentito e non ci sono per ora voci fuori dal coro, ad eccezione di sporadiche dichiarazioni, sono tutti all’unisono sul no alla pirogassificazione.

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